Il quadrante di orologio esistente (XVIII secolo) è stato restaurato, completandolo con le parti mancanti.
Il meccanismo delle lancette è quello di un orologio da torre tradizionale recuperato tra quelli prodotti a Pesariis e raccolti per l’allestimento del museo dell’orologeria pesarina.
Per quanto riguarda la ricostruzione della meridiana sottostante l’orologio, essa è avvenuta sulla base della documentazione fotografica reperita. Da tale documentazione si deduce che sullo stesso quadrante erano stati disegnati due metodi di conta delle ore in uso nel passato nei paesi del bacino del mediterraneo dal 1200 fino alla fine del 1700.
Il primo metodo è “ad ora dell’alba” detta babilonica, dove l’ora segnata corrisponde alla ventiquattresima parte che intercorre tra un’alba e quella successiva.
Il secondo metodo è “ad ora del tramonto” detta italica, dove l’ora segnata corrisponde alla ventiquattresima parte che intercorre tra un tramonto e quello successivo.
Nella nostra regione esiste un solo esempio di doppio quadrante com’era questo a Villa Vicentina.
Per quanto riguarda la macchina dell’orologio si tratta, come si è detto, di un orologio da torre meccanico con pesi costituiti da pietre e pendolo e con tre campane poste superiormente per battere le ore. Esso è collocato sopra il lacerto affrescato con la figura di “S. Giorgio e il drago”. Da questa posizione, tramite aste di trasmissione poste all’interno dell’edificio, vengono mosse le lancette sul quadrante; le lancette riprendono nella forma quelle usate in periodo settecentesco.