In termini di cultura le aree rurali non sono svantaggiate, ricche di storia e di tradizioni, queste regioni vantano un ricco patrimonio.
La cultura racchiude in sé i mezzi e le finalità dello sviluppo: è in gran parte puntando sulla ricchezza della diversità della propria identità e del proprio patrimonio culturale che le zone rurali possono sviluppare attività economiche che generano valore aggiunto ed occupazione.
Inoltre, l’affermazione dell’identità culturale locale e il miglioramento della qualità della vita indotti da tali attività aumentano la fierezza dei popoli della Montagna e il loro senso di appartenenza ad un territorio, vera garanzia di sopravvivenza e sviluppo.

In linea generale, è possibile identificare quattro principali settori di intervento:

  • la promozione dell’identità regionale;
  • la valorizzazione del patrimonio culturale locale;
  • la creazione di infrastrutture culturali permanenti (centri culturali, ecomusei, ecc.);
  • l’organizzazione di attività culturali più specifiche (ad esempio, animazioni e festival).

Si tratta di quattro aspetti di una strategia volta a migliorare la qualità della vita, a favorire la dinamica locale e a valorizzare le zone rurali e montane.

In tale ottica l’Amministrazione Frazionale si è attivata, all’inizio del Duemila, proponendo un progetto politico di sviluppo denominato “Pesariis, paese degli orologi”, volto alla valorizzazione delle risorse urbanistico-architettoniche e storico-etnografiche esistenti, nonché alla caratterizzazione del paese come peculiare museo all’aperto sulla storia della misurazione del tempo in virtù delle specifiche e secolari tradizioni artigiane ed industriali del villaggio.
A corollario del progetto sono stati attuati e sono tuttora in corso di attuazione altri interventi volti ad aumentare la coesione sociale, a recuperare la memoria storica ed il senso di identità locale comunitaria, a rendere testimonianza scritta di un ricco patrimonio tramandato finora solo oralmente.