• In questa piazza la luce solare diretta non arriva da metà dicembre a metà gennaio!
    Lo si può osservare dalla parte del quadrante in giallo e blu dove sono indicate rispettivamente le ore di luce solare e di buio.

L’orologio è riferibile ai quadranti più complessi degli orologi da torre che contenevano varie indicazioni di pubblica utilità, sorta di calendari al servizio della comunità che ne attingeva informazioni non solo sull’ora ma anche sulla data e sulla evoluzione dei principali fenomeni astronomici e atmosferici.
La grafica è moderna e si ispira, in buona parte, a quella degli orologi da polso o da taschino PatekPhilippe.
La parte visibile dell’orologio è costituita dal quadrante formato da corone circolari concentriche, da tre lancette e da un settore (grossomodo semicircolare) destinato a rappresentare le fasi lunari.
Le suddivisioni circolari interne sono costituite da elementi metallici in rame verniciato a sezione rettangolare, fissati direttamente a muro a formare i vari settori. Su questi sono fissati gli elementi indicatori dei vari contenuti che sono a partire dall’esterno: giorno del mese, mese, segno zodiacale, ore e minuti, ore di buio e di luce.
La corona relativa alla durata della notte è dipinta sul muro così come il cerchio interno a copertura del meccanismo del movimento delle lancette in rame verniciato.
Il settore relativo alle lunazioni (mosso da un motore autonomo) è costituito da un disco rotante, con la rappresentazione della volta celeste notturna, alloggiato in una nicchia ricavata nello spessore del muro e racchiuso in un elemento in alluminio sul quale sono riportati i riferimenti numerici e le sagome per la determinazione della forma della luna (piena, quarto, calante, etc.).