E’ una meridiana a doppia divisione: l’ora italica da campanile e l’ora d’oltralpe, che coincide con l’ora solare attualmente in uso. Quest’ultima divisione era usata dagli stati
tedeschi e venne aggiunta durante il dominio asburgico. Le ore sono segnate in corrispondenza di ogni linea. Al centro è fissata un’asta chiamata gnomone, che proietta un’ombra; l’ora è quella indicata sulla linea di divisione che collima con l’estremità dell’ombra. Agli inizi del Settecento molte città ita-liane sostituirono le Ore Italiche Normali, dove l’ora 24 coincideva con il tramonto (vedi quadrante Casa dell’Orologio), con le Ore Italiche da Campanile. Questa nuova ora differiva soltanto nel far coincidere l’ora 24 non più con il tramonto, ma mezz’ora dopo. L’ora 24 veniva così a coincidere con il suono dell’Ave Maria, che per antica consuetudine era annunciata in quell’istante: di qui la definizione da “Campanile”. La differenza di 30 minuti corrispondeva schematicamente alla
durata del crepuscolo. Il concludersi del computo delle ore, coincideva con il dissolversi in cielo dell’ultimo guizzo di luce che consentiva d’intravedere le stelle più luminose. Il tramonto in questo modo avveniva immancabilmente alle 23.30. Dal censimento delle meridiane del Friuli Venezia Giulia, con oltre 800 meridiane catalogate, la meridiana della Casa Capellari/Solari di Pesariis è l’unica individuata con un quadrante a segnare le ore Italiche da Campanile.